Cosi restiamo in forma durante il lockdown

A colazione mi concedo una fetta di torta e poi tante verdure.

L’obbligo di restare a casa mi ha fatto riscoprire il vecchio detto: colazione da re, pranzo da principe e cena da povero. L’ideale per stare bene.

Prima consumavo un pranzo frugale tra un impegno l’altro, rincasavo le otto di sera e non mi mettevo a tavola prima delle nove, e la cena era il pasto più importante. Ora ho spostato la quota energetica principale all’inizio della giornata, tra la colazione e il pranzo. Al mattino mi concedo anche una fettina di torta fatta da me (riduco molto lo zucchero, sostituendolo con frutta o vaniglia), mai però più di 40 grammi.

A pranzo alterno: un primo con verdure, oppure un secondo con contorno, o un piatto unico. Metto in pratica i trucchi che insegno danni.

Per esempio, se faccio il ragù, non aggiungo condimenti, sfrutto il grasso della carne. Durante il giorno cerco di bere di più mi aiuto con le tisane. La mia preferita e tarassaco e betulla, drenante e disintossicante. Evito gli spuntini  per ridurre l’apporto calorico e adeguarlo a un minore dispendio energetico, anche se cerco di  “bruciare” di più seguendo i tutorial online per la camminata in casa.

Dalle 17 in poi introduco poche calorie e a cena preparo un passato di verdura, o un contorno con un nuovo, una fettina di carne o di pesce.