Ferma il tempo a tavola

23/04/2020
ferma il tempo a tavola

Nel cibo può nascondersi un elisir di giovinezza. Ma qual è la dieta giusta per mantenerti in forma e rallentare l’orologio biologico? Ecco qualche consiglio

E se la prospettiva di una vita lunga e sana iniziasse in cucina? «Le ricette magiche purtroppo non esistono» spiega la dottoressa Evelina Flachi, , nutrizionista e specialista in scienza dell’alimentazione a Milano e a Roma. «Ma è possibile prevenire e rallentare i meccanismi dell’invecchiamento precoce anche  attraverso una buona scelta quantitativa e qualitativa degli alimenti.

E se il patrimonio familiare di una persona è caratterizzato da longevità, aspetto giovanile e buona salute generale, la dieta “come stile di vita “ diviene preziosa per conservare tali risorse».

Studi recenti della Washington University School of Medicine di St Louis, negli Stati Uniti, hanno dimostrato che un regime alimentare ricco di grassi animali e cibi raffinati non fa solo ingrassare, ma accelera sensibilmente il processo di invecchiamento organico, arrivando anche a influenzare la durata della vita. Una dieta bilanciata e a basso apporto di calorie, indicano le ricerche, può invece rallentare l’invecchiamento tanto quanto una regolare attività fisica: al pari dello sport, infatti, una dieta corretta riduce i valori di T3, l’ormone della tiroide che sovrintende al metabolismo cellulare e alla produzione di radicali liberi, tra i principali responsabili del processo di invecchiamento.

È importante comunque tenere presente che non esiste un vademecum valido per tutti: «È consigliabile rivolgersi al proprio medico per la valutazione dello stato di salute individuale e le conseguenti indicazioni dietetiche, che variano in base all’età, al sesso, alla conformazione fisica, allo stile di vita più o meno sedentario, alla presenza o meno di patologie» raccomanda la dottoressa Flachi. Fatta questa premessa, si può affermare che, in generale, l'eccesso di zuccheri e grassi saturi presenti in alcune  merendine, patatine, snack, fritti e alimenti ricchi di burro sono da evitare, al pari dell'abuso  di cibi confezionati spesso con conservanti ed additivi.

Via libera invece agli omega 3, grassi polinsaturi presenti nel pesce, alimento da consumare tranquillamente 3/4 volte a settimana: «Favoriscono la fluidità del sangue e l’elasticità delle arterie, aiutando a prevenire i problemi cardiovascolari» spiega la dottoressa Flachi. L’effetto anti-aging  di principi nutritivi utili che possiamo assumere con la corretta scelta dei cibi può favorire  la prevenzione e la cura di importanti patologie .Per esempio l'eccessivo consumo di formaggi e salumi, in quanto ricchi di sale, può  favorire, nei soggetti predisposti l’insorgere o l’aggravarsi dell’ipertensione. Sconsigliato il grande consumo di carni rosse perché ricche di grassi saturi, che più facilmente si depositano sulle arterie favorendone l’ostruzione; meglio quelle bianche come pollo o tacchino, a ridotto contenuto di grassi saturi e comunque  ricche di nutrienti utili come ferro e vitamine del gruppo B.

Nutrienti come la carne ma assai più sane sono le proteine vegetali contenute nei piatti con legumi e cereali abbinati.

 E le bevande? «È fondamentale bere almeno un litro e mezzo  o 2 litri  d’acqua al giorno. Un abbondante e regolare apporto idrico va a favore della funzionalità intestinale, dell’idratazione dei tessuti e dell’eliminazione delle scorie dall’organismo. I superalcolici vanno banditi  o assunti saltuariamente perché danneggiano gravemente la funzionalità epatica. Consigliato invece il vino rosso, nella misura di un bicchiere a pasto: contiene il resveratrolo, un fitocomposto dall’effetto antiossidante che può attivare meccanismi biochimici utili a rallentare l’invecchiamento cellulare». Come condimento, preferire l’olio d’oliva al burro: il primo è base di grassi mono e polinsaturi, non nocivi per la salute, mentre il secondo è ricco di grassi saturi e colesterolo. E infine consumare frutta e verdura fresche e di stagione in abbondanza, meglio crude che cotte per garantire un maggiore apporto idrico e vitaminico.

Le verdure in particolare rappresentano un elemento chiave dell’alimentazione antinvecchiamento. «Sono ricche di vitamina C, betacaroteni e minerali, tutti elementi ad alto potere antiossidante che neutralizzano l’azione dei radicali liberi, tra i principali responsabili dell’invecchiamento dei tessuti» spiega ancora la dottoressa Flachi che, nel suo libro “Le 10 mosse antietà “di Cairo Editore , approfondisce la teoria dei cinque colori di frutta e verdura: rosso, giallo/arancio, verde, blu/viola e bianco. È importante che il nostro piatto si presenti “colorato” ogni giorno con cinque porzioni di frutta e verdura, tante quanti sono i colori. Le ricerche nutrizionali degli ultimi anni hanno infatti evidenziato che nella frutta e negli ortaggi non ci sono solo fattori nutritivi, ma anche fattori protettivi identificabili  col colore, dalle dimostrate proprietà

Tale acquisizione è alla base di una campagna di valorizzazione dell’ortofrutta fresca indetta da UNAPROA (Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di frutta in guscio) e finanziata dal governo. Qualche esempio? Gli alimenti del gruppo rosso sono ricchi di licopene, un carotenoide antiossidante che contrasta i radicali liberi. Conditi con olio d’oliva, gli alimenti rossi (per esempio i pomodori) rendono il licopene più facilmente assorbibile dall’organismo. Ha una funzione anti-radicali liberi anche il betacarotene, diffuso nel gruppo giallo/arancio (pesche, arance, carote...): è un precursore della vitamina A fondamentale nel mantenimento